Sicuramente ti starai i chiedendo ogni quanto bisogna cambiare la pasta termica della cpu del tuo computer. La pasta termica è un elemento essenziale per il corretto funzionamento del sistema di raffreddamento del computer. Si tratta di un composto che viene applicato tra il processore e il dissipatore di calore, per garantire un efficiente trasferimento di calore e mantenere la CPU a temperature ottimali.
Ma ogni quanto bisogna cambiare la pasta termica? E come si fa a capire se è il momento di sostituirla? In questo post, cercheremo di rispondere a queste domande, fornendo alcuni consigli utili per la manutenzione del tuo PC.
A cosa serve la pasta termica
La pasta termica ha il compito di migliorare il contatto tra il processore e il dissipatore di calore, riempiendo le microscopiche imperfezioni che possono crearsi tra le due superfici. Questo permette di ridurre la resistenza termica e di favorire il passaggio del calore dal processore al dissipatore, che poi lo disperde nell’aria grazie alla ventola. In questo modo, la pasta termica contribuisce a mantenere la CPU a temperature di lavoro sicure, evitando surriscaldamenti e danni ai componenti elettronici.
Cosa succede se non si usa la pasta termica
Se non si usa la pasta termica, o se si usa una pasta termica di scarsa qualità, il sistema di raffreddamento del computer perde efficacia e la CPU rischia di surriscaldarsi. Questo può causare diversi problemi, come:
- Riduzione delle prestazioni: il processore può subire dei cali di frequenza o dei blocchi per evitare il sovraccarico termico, rendendo il computer più lento e instabile.
- Danneggiamento dei componenti: se la temperatura supera i limiti di sicurezza, il processore può subire dei danni irreversibili, compromettendo il funzionamento del computer o rendendolo inutilizzabile.
- Rumorosità: la ventola del dissipatore deve girare più velocemente per cercare di raffreddare il processore, generando un rumore fastidioso e consumando più energia.
Quali sono i sintomi di una pasta termica da cambiare
La pasta termica non dura per sempre, ma tende a degradarsi nel tempo, perdendo le sue proprietà di conduzione termica. Alcuni fattori che possono accelerare questo processo sono:
- La qualità della pasta termica: le paste termiche di bassa qualità si deteriorano più rapidamente di quelle di alta qualità, che invece possono durare anche diversi anni.
- La temperatura ambiente: se il computer viene usato in ambienti caldi o umidi, la pasta termica può essiccarsi o liquefarsi, perdendo la sua efficacia.
- L’utilizzo del computer: se il computer viene sottoposto a carichi di lavoro elevati e prolungati, la pasta termica può subire delle variazioni di temperatura che ne alterano la consistenza e la composizione.
Per capire se è il momento di cambiare la pasta termica, bisogna monitorare le temperature del processore, usando dei programmi appositi come HWMonitor o Core Temp. Se le temperature sono anormalmente alte, anche a riposo o con applicazioni leggere, è probabile che la pasta termica sia da sostituire. Altri sintomi che possono indicare una pasta termica da cambiare sono:
- La ventola del dissipatore è sempre accesa o gira a velocità elevate, anche quando il computer non è sotto sforzo.
- Il computer si spegne improvvisamente o si riavvia da solo, senza motivo apparente.
- Il computer presenta dei problemi di stabilità, come schermate blu, errori o blocchi.
Come cambiare la pasta termica
Cambiare la pasta termica non è un’operazione difficile, ma richiede un po’ di attenzione e di cura. Ecco i passaggi da seguire:
- Spegnere il computer e staccare la spina dalla presa di corrente.
- Aprire il case del computer e individuare il processore e il dissipatore di calore.
- Svitare o sganciare il dissipatore dal processore e rimuoverlo con delicatezza.
- Pulire le superfici del processore e del dissipatore, rimuovendo la vecchia pasta termica con un panno morbido o un batuffolo di cotone imbevuto di alcol isopropilico o di un prodotto specifico.
- Applicare una piccola quantità di pasta termica nuova al centro del processore, senza spalmarla. La quantità ideale è circa quella di un chicco di riso o di un pisello.
- Rimettere il dissipatore sul processore, facendo attenzione a non spostarlo troppo, per evitare che la pasta termica si distribuisca in modo irregolare o fuoriesca dai bordi.
- Fissare il dissipatore al processore, riavvitando o riagganciando le staffe di fissaggio.
- Chiudere il case del computer e riaccenderlo.
Quale pasta termica scegliere
Esistono diversi tipi di pasta termica, che si differenziano per la composizione, la conducibilità termica, la durata e il prezzo. In generale, si possono distinguere tre categorie principali di pasta termica:
- A base di silicone: sono le paste termiche più economiche e diffuse, ma anche le meno performanti e durature. Hanno una conducibilità termica bassa, intorno ai 2-3 W/mK, e tendono a seccarsi e a perdere efficacia nel tempo. Sono adatte per un uso non intensivo del computer o per processori di fascia bassa o media.
- A base di ceramica: sono paste termiche di qualità media, che offrono una buona conducibilità termica, intorno ai 5-10 W/mK, e una discreta durata. Non contengono metalli, quindi non sono conduttive elettricamente, e non si seccano facilmente. Sono adatte per un uso medio-intenso del computer o per processori di fascia media o alta.
- A base di metallo: sono le paste termiche più costose e performanti, ma anche le più difficili da usare. Hanno una conducibilità termica elevata, superiore ai 10 W/mK, e una lunga durata. Contengono metalli, come argento o rame, quindi sono conduttive elettricamente, e richiedono una maggiore precisione nell’applicazione, per evitare cortocircuiti o fuoriuscite. Sono adatte per un uso intensivo del computer o per processori di fascia alta o overclockati.
Alcuni esempi di paste termiche di buona qualità sono:
- Arctic MX-4: una pasta termica a base di carbonio, con una conducibilità termica di 8,5 W/mK e una durata di 8 anni. È facile da applicare e non è conduttiva elettricamente. È adatta per tutti i tipi di processori e dissipatori.
- Noctua NT-H1: una pasta termica ibrida, con una conducibilità termica di 8,9 W/mK e una durata di 3 anni. È facile da applicare e non è conduttiva elettricamente. È adatta per tutti i tipi di processori e dissipatori.
- Thermal Grizzly Kryonaut: una pasta termica a base di ceramica, con una conducibilità termica di 12,5 W/mK e una durata di 3 anni. È facile da applicare e non è conduttiva elettricamente. È adatta per processori di fascia alta o overclockati.
Conclusioni
La pasta termica è un elemento fondamentale per il corretto funzionamento del sistema di raffreddamento del computer. Per evitare surriscaldamenti e problemi al processore, è importante cambiare la pasta termica ogni uno o due anni, o quando si notano dei sintomi di degradazione. Cambiare la pasta termica non è un’operazione complicata, ma richiede un po’ di attenzione e di cura. Inoltre, è bene scegliere una pasta termica di buona qualità, in base alle proprie esigenze e al proprio budget. Se proprio non te la senti di cambiare la pasta termica, puoi rivolgerti a noi di Assistenza Informatica Salerno oppure fissare un appuntamento per chiedere supporto tecnico.
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